TEWAHEDO
Cristianesimo sotto il cielo d’Africa
Etiopia 1995 - 2019
Realizzato in analogico e digitale
Testo in italiano | English text
Nei polverosi altopiani dell’Etiopia settentrionale, nella Regione del Tigrè, si trova la più antica chiesa cristiana costruita in Africa, nel sito archeologico di Yeha. La struttura dell’edificio risale al IV secolo d.C., all’incirca nello stesso periodo in cui l’imperatore romano Costantino legalizzò il cristianesimo (313 d.C) per poi convertirsi al cristianesimo sul letto di morte nel 337 d.C. Gli Etiopi, in Africa, erano liberamente cristiani prima che lo diventassero ufficialmente Roma e Costantinopoli. La sorprendente e precoce conversione al cristianesimo del regno di Axum è cosa poco conosciuta, ma dovrebbe far riflette chi è convinto che tutti i Cristiani africani siano dei pagani convertiti alla Fede dalla razza superiore bianca. Questa errata convinzione genera dal fatto che in Africa vi sono una vasta gamma di credenze tradizionali, usanze religiose uniche per popolazioni e regioni geografiche specifiche, tramandate di generazione in generazione per via orale dagli anziani ai più giovani, e in cui non vi sono leader come Guatama Buddha, Cristo o Maometto, e nemmeno missionari con l'intenzione precipua di propagare la fede o di fare proselitismo. La Chiesa Etiope Ortodossa Tewahedo, unico caso di cristianesimo "africano" autoctono, ha avuto un ruolo importante ponendosi quale guida spirituale del popolo e fattore aggregante per l’identità del paese. E di forte identità si deve parlare se si considera che L'Impero d'Etiopia fondato nel 1137 dai popoli del Tigrè e dell’Amhara, riuscì a respingere gli eserciti arabi e turchi, ad avviare amichevoli relazioni con diversi paesi europei, ad evitare (altra sola eccezione la Liberia) la colonizzazione, ad eccezione del breve periodo in cui l'Etiopia fu annessa all'Africa Orientale Italiana). È bene anche ricordare che l’economia dell’Etiopia è tuttora basata sull'agricoltura che occupa circa l’80% della popolazione attiva, e che dopo il crollo degli imperi coloniali intorno alla metà del XX secolo, l'Etiopia rimase fino al 1974 uno dei tre soli Paesi al mondo governati da un imperatore. Il baricentro pulsante della Chiesa Tewahedo è nella regione Amara tra ambe e montagne che superano i 4000 metri, nel minuscolo villaggio di Lalibela con le sue 11 stupefacenti basiliche rupestri intagliate nella roccia tra il XII e XIII secolo a simboleggiare spiritualità e umiltà. Migliaia di fedeli ogni anno si mettono in cammino da regioni remote, attraversando valli e montagne selvagge, in un pellegrinaggio da Bibbia Nera di centinaia di chilometri a piedi, per arrivare a Lalibela, la Gerusalemme d’Africa. Uomini, donne, bambini arrivano sin qui per chiedere una grazia, avvolti nelle candide shamma di cotone bianco, bivaccano attorno alle Basiliche avvolti dal fumodei fuochi e dall’odore dell’incenso. Bambini nascosti agli occhi estranei dalle vesti degli adulti per evitare il male, sacerdoti in preghiera con enormi croci copte benedicenti. Un viaggio nel tempo, il tempo che riporta alle origini del Cristianesimo in Etiopia che risalgono al tempo degli Apostoli, che si ripete generazione dopo generazione, con un’identità comune di fede tradizione e cultura, preservata dai bastioni delle ambe che la dividono dal resto dell’Africa, dal resto del mondo.
TEWAHEDO
Christianity under the sky of Africa
Ethiopia 1995 - 2019
Made in analog and digital
In the dusty highlands of northern Ethiopia, in the Tigray Region, there is the oldest Christian church built in Africa, in the archaeological site of Yeha. The structure of the building dates back to the 4th century AD, around the same time that the Roman Emperor Constantine legalized Christianity (313 AD) and then converted to Christianity on his deathbed in 337 AD. The Ethiopians in Africa were freely Christian before Rome and Constantinople officially became so. The surprising and early conversion to Christianity of the kingdom of Axum is little known, but it should reflect those who are convinced that all African Christians are pagans converted to the Faith by the superior white race. This misconception stems from the fact that in Africa there are a wide variety of traditional beliefs, religious customs unique to specific populations and geographic regions, handed down from generation to generation orally from the elders to the younger ones, and in which there are no leaders like Guatama Buddha, Christ or Mohammed, nor missionaries with the primary intention of spreading the faith or proselytizing. The Ethiopian Orthodox Tewahedo Church, the only case of autochthonous "African" Christianity, has played an important role as the spiritual guide of the people and unifying factor for the identity of the country. And we must speak of a strong identity if we consider that the Ethiopian Empire founded in 1137 by the peoples of Tigray and Amhara, managed to repel the Arab and Turkish armies, to start friendly relations with several European countries, to avoid ( the only other exception being Liberia) colonization, with the exception of the brief period in which Ethiopia was annexed to Italian East Africa). It is also good to remember that Ethiopia's economy is still based on agriculture which employs about 80% of the active population, and that after the collapse of the colonial empires around the middle of the 20th century, Ethiopia remained until 1974 one of only three countries in the world ruled by an emperor. The pulsating center of gravity of the Tewahedo Church is in the Amara region between both mountains exceeding 4000 meters, in the tiny village of Lalibela with its 11 amazing rock-cut basilicas carved into the rock between the 12th and 13th centuries to symbolize spirituality and humility. Thousands of faithful set out every year from remote regions, crossing wild valleys and mountains, in a Black Bible-like pilgrimage of hundreds of kilometers on foot, to arrive at Lalibela, the Jerusalem of Africa. Men, women, children come here to ask for a favor, wrapped in candid white cotton shammas, they camp out around the basilicas wrapped in the smoke of the fires and the smell of incense. Children hidden from strangers by the clothes of adults to avoid evil, praying priests with huge Coptic crosses for blessing. A journey through time, the time that takes us back to the origins of Christianity in Ethiopia which date back to the time of the Apostles, which is repeated generation after generation, with a common identity of faith, tradition and culture, preserved by the bastions of the two that divide it from the rest from Africa, from the rest of the world.
ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).
ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).